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Edoardo Rosati

Laureato in Medicina, classe 1959, sono giornalista medico-scientifico e scrittore. Ho lavorato per tutte le testate di Salute di RCS MediaGroup: Corriere Medico, Corriere Salute (che ho contribuito a fondare nel 1989), Salve, OK – Salute & Benessere fino all’incarico di caporedattore dell’area Health per il settimanale OGGI.
Ho scritto numerosi libri di divulgazione medico-scientifica rivolti al grande pubblico (per Fabbri, Sonzogno, Rizzoli, Mondadori, Sperling & Kupfer, Solferino Editore, Mind Edizioni), firmato per quattro anni le pagine dedicate alla Salute del settimanale GENTE e curato le graphic novel di Medicina narrativa La vita inattesa e Loop – Indietro non si torna, per Rizzoli Lizard.
La canzone E poi – Ce la puoi fare, composta dal sottoscritto e dall’amico giornalista Mario Raffaele Conti, e arrangiata dal Maestro Roberto Cacciapaglia, è diventata l’inno delle donne del Progetto Pink Is Good della Fondazione Umberto Veronesi.
Negli ultimi anni alterno l’attività di giornalista medico-scientifico a quella di scrittore di racconti e romanzi di genere medical (come l’antologia Medical Noir e il thriller La maledizione della croce sulle labbra).

Nel 2021 ho creato il blog MedicMoments

Qual è il primissimo, elementare, capitale, determinante, quintessenziale atto della Medicina?
Raccontare. E ascoltare un racconto.
Ogni paziente è un libro che chiede di essere letto con passione. Del resto, il vocabolo tecnico anamnesi, ovvero la raccolta clinica delle informazioni che ci riguardano, che cosa significa? Ricordo, reminiscenza. «Medicina e letteratura non sono così lontane come si crede». Lo afferma Siddhartha Mukherjee, l’oncologo Premio Pulitzer autore del capolavoro L’imperatore del male – Una biografia del cancro.
Nel mio blog Medic Moments non troverete analisi particolareggiate delle ultimissime news che provengono dalla ricerca medico-scientifica. Non vogliamo rincorrere e scandagliare le notizie che quotidianamente ci arrivano dai fronti avanzati delle sperimentazioni cliniche. Desideriamo invece rivolgere qualche semplice ragionamento alle parole e alle sfaccettate storie e microstorie che condiscono il caleidoscopico mondo dei dottori. Perché le parole sono farmaci. E come i medicamenti, comportano un’attenta posologia: vanno somministrate con dosi e modalità precise.
Ecco: è proprio al repertorio del vocabolario e delle narrazioni in camice bianco, tra riflessioni, ironie e paradossi, che questo blog è dedicato.