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Perché l’Europa ha bisogno di un Chief Scientific Advisor

All’Europa serve un Chief Scientific Advisor, un consulente scientifico che sia in grado di presentare le migliori prove scientifiche disponibili a tutti i livelli, e in primo luogo ai politici e ai decisori chiamati a prendere decisioni su materie complesse, e non di rado controverse, che direttamente o indirettamente investono la scienza e l’innovazione tecnologica.

Parte da questa affermazione la lettera aperta inviata al presidente designato della Commissione Europea Jean-Claude Juncker dalla Federazione europea per il giornalismo scientifico (lanciata nelle scorse settimane da un ampio gruppo di associazioni professionali di giornalisti tra le più attive e apprezzate d’Europa, tra le quali Swim).
csa-page-300x97Il ruolo – mutuato dai paesi anglosassoni – è stato inaugurato a livello europeo dal Presidente Barroso, che a partire dal 2012 lo ha affidato alla biologa scozzese Anne Glover, già Chief Scientific Advisor per un quinquennio del governo scozzese.

Ora, in occasione del cambio della guardia al vertice della Commissione nove associazioni tra cui Greenpeace hanno scritto una lettera aperta contestando l’operato della Glover con argomenti che sono parsi decisamente pretestuosi. Poiché la lettera di Greenpeace citava espressamente i media, la Federazione Europea ha voluto concordare sulla la necessità di avere una maggiore trasparenza a tutti i livelli in Europa (e quindi anche nell’operato del Chief Scientific Advisor, anche se la Glover è stata ben sopra la media di tante altre istituzioni nazionali e continentali), e ha chiesto al Presidente Juncker di nominare al più presto un nuovo scienziato in questo delicato ruolo, affidandogli espressamente anche il compito di discutere con i cittadini, attarverso i media, di tutti i fattori – economici, culturali, sociali – che influenzano anche il processo scientifico, indebolendo alle volte la forza di certe sue conclusioni. Questo è tanto più importante in un’epoca come l’attuale in cui ci si trova sempre più spesso a dover prendere decisioni in condizioni di incertezza, sapendo che anche l’inattività implica quasi sempre di andare incontro a rischi.

1 Commento su Perché l’Europa ha bisogno di un Chief Scientific Advisor

  1. Reblogged this on La Ricerca Sociale and commented:
    forse servirebbe anche a noi una figura simile

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