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L’Ordine lombardo dei giornalisti promuove l’indagine di Swim

Ecco come il sito dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha annunciato oggi l’avvio del nostro sondaggio online, invitando tutti i giornalisti a compilare il questionario, che richiede pochi minuti e fornirà informazioni utili a capire che cosa serve alla crescita professionale di chi scrive di scienza.

La mappa della scienza sui media: un’indagine conoscitiva

Ven, 03/12/2010 – 17:44 da odg

Chi scrive di scienza e medicina sui media italiani? Per provare a tracciare un ritratto dei professionisti che contribuiscono a presentare ogni giorno notizie e approfondimenti sulla nuova terapia che promette di guarire il cancro, sui rischi connessi alla diffusione del “morbo della settimana”, alla produzione di energia nucleare, o all’imminente pandemia influenzale, l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha deciso di promuovere l’indagine conoscitiva ideata dalla neonata associazione professionale Science Writers in Italy, e invita a partecipare tutti i giornalisti lombardi cui è capitato almeno una volta di scrivere di scienza, tecnologia, ambiente o medicina (l’indagine è online all’indirizzo https://www.sciencewriters.it).

«E’ un questionario di appena nove domande, la cui compilazione online richiede meno di cinque minuti» spiega Guido Romeo, tesoriere di Swim e responsabile delle pagine di scienza di Wired. «I risultati ci serviranno fra le altre cose per arricchire l’inchiesta sul giornalismo scientifico che stiamo realizzando per il numero primaverile di “Tabloid”».

L’associazione professionale è stata creata all’inizio del 2010 a Milano (da cui la M della sigla Swim), e ha già realizzato due corsi di aggiornamento sul giornalismo di salute e di scienza per conto dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.

«Chi scrive di scienza e medicina sa che ogni imprecisione o errore può suscitare false speranze o gettare immotivatamente nel panico ampie fette di popolazione, ma deve comunque fare i conti con argomenti difficili da comprendere a fondo e con un ciclo di produzione delle notizie sempre più schizofrenico, che spesso pare interessato più al richiamo del titolo che all’accuratezza e completezza dei contenuti» spiega Daniela Ovadia, membro del direttivo di Swim, che insegna giornalismo scientifico al master congiunto in giornalismo dell’Università di Milano e dell’OdG Lombardia. «Questa indagine rappresenta uno dei primi passi che la nostra associazione intende compiere per aiutare i giornalisti scientifici a informare tempestivamente e in modo equilibrato su argomenti spesso delicati e sempre complessi».

L’associazione nasce infatti per incentivare la partecipazione a corsi e convegni e per condividere gli strumenti professionali che si sono dimostrati più efficaci anche all’estero, mettendone magari a punto di nuovi per l’Italia: «L’associazione ambisce a  interagire con le istituzioni di ricerca per favorire il confronto tra i professionisti dell’informazione e i produttori del sapere scientifico, anche a livello internazionale» conclude il presidente di Swim Fabio Turone. «Siamo convinti che anche il mondo scientifico abbia tutto l’interesse a contribuire ai nostri sforzi per favorire la crescita professionale dei giornalisti, più o meno specializzati, che raccontano al pubblico la scienza».

http://odg.mi.it/node/32359

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